La profonda crisi economica che ha investito il nostro Paese ha cambiato radicalmente il volto del mercato del lavoro, con gravi ricadute sul tessuto economico, sociale e occupazionale, anche del territorio laziale.

Tale crisi economica non ha risparmiato nemmeno il settore della vigilanza privata.

In base ai dati Inps, infatti (dati elaborati dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari – Associazione datoriale di categoria della sicurezza e della vigilanza, negli ultimi due anni, il settore della sicurezza e della vigilanza privata, in Italia, ha registrato un drastico e repentino calo della redditività (-62%) e dei margini operativi (-6,5%). Nel 2013, in particolare, si è verificato, rispetto al 2012, un aumento della disoccupazione (+52%), delle ore di cassa integrazione straordinaria (+25%) e delle domande di mobilità (+51%). A livello territoriale, le aziende più colpite dalla disoccupazione sono quelle della provincia di Roma e di Milano. Anche nel secondo trimestre 2014, è aumentato il ricorso agli ammortizzatori sociali, con cifre, rispetto al primo trimestre, più che raddoppiate, per la cassa integrazione straordinaria, e triplicate, per la cassa integrazione in deroga (fonte ANSA- Roma, 17 ottobre 2014).

vigilanza-privata-vigilantes-guardie-giurateI dati citati non sono certo incoraggianti. Tuttavia, per quanto le imprese di vigilanza privata stiano attraversando un periodo di forte crisi, gli esperti del settore sono fiduciosi e parlano di un cambiamento sostanziale, grazie al quale il settore dovrebbe registrare un miglioramento.

Ad oggi, infatti, il settore della sicurezza e delle vigilanza privata sembra resistere alla forte crisi, con 1.206 imprese del settore e 66.706 dipendenti, la maggior parte dei quali con qualifica professionale di guardia giurata armata GPS (dati forniti dalle associazioni datoriali di categoria della sicurezza e vigilanza).

Il settore sta inoltre ampliando il suo raggio di azione, diventando, molto spesso, partner delle amministrazioni locali, per collaborare alla tutela del territorio e in settori vitali, come, per esempio, gli aeroporti, i porti e le stazioni.

Inoltre, le disposizioni di cui al D.M. n. 269/2010 (che stabilisce per gli istituti di vigilanza l’obbligatorietà della formazione delle guardie particolari giurate e del loro aggiornamento annuale, anche a seguito delle applicazioni contrattuali previste dalla recente normativa del nuovo istituto dell’apprendistato professionalizzante in materia di formazione), e le disposizioni del recente D.M. n. 115/2014 (che introduce la disciplina delle caratteristiche e dei requisiti richiesti per l’espletamento dei compiti di certificazione, indipendenti dalla qualità e dalla conformità degli istituti di vigilanza privati) contribuiscono a sostenere il settore, tentando un miglioramento della qualità delle imprese operanti e stabilendo, tra l’altro, che il personale sia sempre più preparato, qualificato e in grado di intervenire in modo efficace sulla sicurezza dei territori.

Il presente progetto, dietro una specifica richiesta dell’EBITEV, Ente Bilaterale Territoriale della Vigilanza Privata della Regione Lazio, che da tempo si occupa di offrire alle imprese aderenti offerte formative qualificanti la vita professionale dei propri lavoratori, nasce come una proposta concreta utile a contrastare l’attuale stato di crisi.

L’offerta formativa dell’EBITEV ha come obiettivo primario quello di offrire, sia alle imprese in crisi sia ai lavoratori a rischio di espulsione aziendale, un’offerta formativa, ricca e articolata, che mira ad ottenere i seguenti risultati:

  1. far emergere nelle imprese di vigilanza privata una consapevolezza sempre più chiara che, per far fronte alla crisi, devono crescere e innovarsi e per questo necessitano di personale altamente qualificato, per sostenere il miglioramento della qualità dei servizi erogati e il senso di appartenenza aziendale;
  2. far emergere nel lavoratore sottoposto a misure speciali (cassa integrazione, mobilità etc.) il bisogno di riqualificarsi, la necessità di acquisire conoscenze e competenze nuove, per riposizionarsi all’interno dell’organizzazione con una nuova visione e motivazione anche al fine di favorire percorsi di mobilità professionale interna.

Qui sotto allegato il documento completo

In allegato la scheda di adesione per le aziende

In allegato la scheda di adesione per l’allievo

Ricognizione dei fabbisogni formativi propedeutici alla  costruzione di un Piano Formativo